Il Test di Turing alla BRIGHT Night 2023

Una domanda impossibile ad Artemisia Gentileschi
Test di Turing: Filosofia interroga Arte, Drammaturgia sfida AI

Progettato dal Dipartimento di Informatica insieme al Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Ateneo pisano, il progetto ripropone a distanza di settant’anni il test di Turing, coinvolgendo docenti dell’Università di Pisa, un’attrice, una drammaturga, un regista e un personaggio caro alla città: Artemisia Gentileschi.

L’intento è quello di coinvolgere quanto più pubblico possibile, in occasione dell’edizione pisana della Bright Night, per sondare qual è la capacità umana di riconoscere la scrittura artificiale.

Informazioni e contatti

andriano.fabris@unipi.it

paolo.ferragina@unipi.it

giuseppe.prencipe@unipi.it

 

Paolo Ferragina e Giovanni Manzini ricevono l'ACM Kannellakis Award

I professori Paolo Ferragina e Giovanni Manzini del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa ritireranno il prossimo 10 giugno a San Francisco l’importante riconoscimento internazionale “Paris Kanellakis Theory and Practice Award”, assegnato dall’Association for Computing Machinery (ACM).

Istituito nel 1996, l’ACM Kannellakis Award viene attribuito su base annuale per “specifici risultati teorici che abbiano avuto un impatto significativo e dimostrabile sulla pratica dell’informatica“. Tale premio è secondo per importanza solo al Premio Turing, considerato il Nobel dell’Informatica.

Tra i passati vincitori ci sono gli inventori della crittografia e chiave pubblica (Diffie, Hellman, Rivest, Shamir, Adleman, e Merkle), dei test di primalità probabilistici (Miller, Rabin, Solovay, e Strassen), della tecnica del locality sensitive hashing (Broder, Charikar e Indyk), delle Support Vector Machines (Cortes e Vapnik), della tecnica del boosting per il machine learning adottata in AdaBoost (Freund e Schapire), e dell’Interior Point Method per la programmazione lineare (Karmarkar).

Paolo Ferragina e Giovanni Manzini sono i primi italiani ai quali il premio viene assegnato. Il premio è stato attribuito per i loro risultati scientifici nell’ambito degli indici compressi. Assieme a loro, riceverà il premio anche Michael Burrows, ricercatore a Google, che assieme a David Wheeler (scomparso nel 2004) ha inventato la tecnica di compressione dati basata su una trasformata dell’input (Burrows-Wheeler Transform) che è stata estesa con nuove tecniche algoritmiche da Ferragina e Manzini. Questi risultati hanno rivoluzionato gli studi sulle strutture dati compresse, con importanti ricadute nell’ambito della compressione dati e dell’informatica applicata alla genomica.

Per maggiori informazioni vedere anche l’articolo dedicato alla notizia sul sito dell’Ateneo.

#IoScelgoUnipi al Dipartimento di Informatica

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